Razzolini (FdI): "le politiche per la salute non si trasformino in battaglie ideologiche contro le produzioni d'eccellenza venete e italiane"

15 febbraio 2022

(Arv) Venezia, 15 feb. 2022 - Il consigliere regionale Tommaso Razzolini del gruppo consiliare Fratelli d’Italia interviene nel dibattito in corso nell'Europarlamento sulla proposta di segnalare nelle etichette degli alcolici il pericolo per la salute, analogamente a quanto già accade per le sigarette, e sull'adozione del Nutriscore, nel contesto del "Beating Cancer Plan" della Commissione straordinaria contro il cancro.

Tematica di forte incidenza sul territorio veneto sul quale il consigliere Razzolini ha concentrato le proprie attenzioni in qualità di membro della Terza Commissione consiliare permanente del Consiglio regionale del Veneto in tema di politiche agricole di interesse regionale, nazionale e comunitario.

“Il Piano europeo per la battaglia contro il cancro - dichiara Razzolini - ha di certo una grande valenza sociale e nei principi generali non può che essere condiviso, ma applicato così come previsto andrà a penalizzare duramente le eccellenze del comparto agroalimentare italiano, tra cui il mondo del vino, e di riflesso la promozione turistica e culturale dei territori rurali ”

"Ad essere davvero nocive per ciò che rappresenta il fiore all'occhiello del made in Italy sono le politiche europee - afferma il consigliere di FdI, che in Consiglio regionale è membro della commissione che si occupa di attività produttive e di politiche agricole - il nuovo Piano di contrasto al cancro prevederebbe tagli netti alla pubblicità e alla comunicazione commerciale degli alcolici e aumenti delle imposte, causando una flessione stimata del 30% dei consumi e il 35% del fatturato in meno".

"In Europa non traspare con sufficiente chiarezza la netta distinzione tra il consumo moderato e consapevole di alcuni prodotti - continua Razzolini - come vino, la carne e i salumi, e l'abuso di questo prodotti. Le politiche di prevenzione contro il cancro e per la tutela della salute non si trasformino in battaglie ideologiche contro le produzioni tipiche e d'eccellenza italiane. Un concetto sottoscritto anche dalle Associazioni nazionali Città del vino e dell'olio e dai relativi Movimenti turismo, oltre che dalla Federazione italiana delle Strade del vino, dell'olio e dei sapori e dall'Unione italiana vini".

"A ciò si aggiunga che nella discussione entrerà anche il Nutriscore - chiosa l'esponente di FDI – cioè il sistema di etichettatura dei prodotti alimentari di stampo francese basato su una scala cromatica che va dalla A alla E, e dove agli alcolici potrebbe essere riservata la lettera F, cioè il massimo livello di rischio. Così facendo l'Ue non tutela la salute dei cittadini, bensì criminalizza i singoli prodotti e le nostre eccellenze indipendentemente dalle quantità consumate".

"Un sistema a cui mi sono già opposto, insieme al gruppo di Fratelli d'Italia, attraverso una mozione presentata in Consiglio regionale nel maggio scorso, e accolta dalla maggioranza, che contrastava l'adozione del Nutriscore, favorendo invece il modello di etichettatura Nutrinform Battery, maggiormente efficace perché basato sulle reali quantità di singoli ingredienti e nutrienti presenti nei cibi e la loro incidenza nella dieta giornaliera".